Buongiorno! Oggi vi parlo del romanzo Nel nome del giglio di Lavinia Fonzi. Ringrazio la casa editrice per la copia del romanzo.

Trama
Firenze, 1798. Un gruppo di giacobini tenta di rovesciare il Granduca di Toscana. Tra loro c’è Bianca, poetessa ingenua e sognatrice che spera di trovare l’amore della sua vita. Quando l’affascinante Federico la bacia, crede di aver trovato il ragazzo dei suoi sogni, ma la realtà si rivela amara: il giovane è un abile seduttore, che si diverte a conquistare le ragazze per gioco. Decisa a dimenticare la delusione amorosa decide di imbarcarsi in una pericolosa missione alla volta di Parigi.
Durante il viaggio incontra nuovamente Federico con cui è costretta a collaborare e che li porta a essere molto vicini. Tra complotti, personaggi celebri e incomprensioni, i due protagonisti dovranno portare a termine la loro missione, che culminerà in una congiura che mira dritta al centro del potere: Palazzo Pitti.
Recensione di Mara
Quando capita sotto il mio sguardo la trama di un romanzo storico non riesco a resistere. Come se fosse un richiamo rimango incantata dalle atmosfere lontane che rievocano un passato ricco di glorie ma anche di lotte e sofferenze. Quando ho notato il libro di Lavinia Fonzi sono rimasta colpita dal contesto storico scelto dall’autrice e per questo motivo non vedevo l’ora di avere questo libro fra le mani.
In cerca di relax e di un po’ di distrazione da queste giornate così difficili e tristi mi sono lasciata coccolare dall’autrice che grazie alla sua penna è riuscita a farmi dimenticare per alcune ore il mondo che mi circonda. Mi sono immersa tra le pagine di questo romanzo senza sapere bene cosa aspettarmi e in pochi istanti, come per magia, mi sono ritrovata circondata dalle atmosfere vivaci della Firenze degli inizi del 1800. Chi mi conosce sa che ho un debole per questa città. Adoro l’arte e quando passeggi per le strade di Firenze si ha proprio l’impressione di respirare la storia. In questo periodo in cui spostarsi e viaggiare non è molto consigliato ho davvero apprezzato l’idea di poter rivivere, anche se solo con la fantasia il fascino eterno che questa città riesce a trasmettere.
Tra le vie e i quartieri noti ormai in tutto il mondo incontriamo i due protagonisti della storia: Bianca e Federico, due giovani profondamente diversi che si troveranno coinvolti dal destino in una missione di grande importanza.
“Il David è l’opera che preferisco. Mi sorprende sempre notare con che maestria Michelangelo abbia rappresentato i muscoli del corpo fin nei minimi dettagli, per non parlare dell’espressione tesa e concentrata, così realistica!” disse vivacemente. “È incredibile ciò che i nostri artisti del passato sono stati in grado di fare.”
Bianca e Federico sono due personaggi a tuttotondo che l’autrice ci presenta e ci delinea nel minimo particolare senza tralasciarne i difetti. Bianca è una ragazza colta, una sognatrice che ama l’arte, la letteratura e adora scrivere poesie. Forse, anche a causa della sua giovane età, a tratti è un po’ ingenua e la sua indole romantica la porta a fidarsi un po’ troppo ciecamente di Federico, un giovane affascinante che sembra in apparenza essere il principe azzurro che ogni donna sogna d’incontrare. Bianca, però, è una ragazza che è in grado di imparare dai propri errori. La sua forte tempra morale e la sua tenacia la rendono in grado di reagire in modo propositivo e di affrontare situazioni e imprevisti di ogni genere.
Il rapporto tra Bianca e Federico, che all’inizio sembra andare a gonfie vele, in realtà è più complesso di quello che potrebbe sembrare e le incomprensioni e i momenti di tensione sono all’ordine del giorno. Quando si troveranno a Parigi, in seguito a una lunga serie di eventi, saranno costretti a collaborare perché la posta in gioco è decisamente alta.
Nelle loro menti si stava facendo strada un nuovo ideale: l’indipendenza italiana che ai loro occhi poteva essere realizzata soltanto con l’aiuto delle baionette francesi. Gli uomini che la pensavano così erano stati soprannominati giacobini, e negli stati che si trovavano ancora sotto il regime assoluto, erano costretti ad agire nell’ombra, aspettando la maturazione degli eventi. Anche Bianca e suo padre appartenevano alla cerchia dei giacobini: da qualche tempo sognavano il giorno in cui la Toscana sarebbe stata libera dal dominio austriaco e i territori italiani si sarebbero uniti in un solo Stato.
Nel nome del giglio è un romanzo affascinante e avvincente che mi ha letteralmente stregato. È bello quando una lettura riesce a stupirti e a regalarti emozioni inaspettate come mi è capitato leggendo questo romanzo. Lavinia Fonzi è stata una scoperta davvero interessante e ammetto di essere rimasta impressionata dalla sua bravura. La ricostruzione storica delle ambientazioni e della complessa situazione politica dell’epoca è a dir poco perfetta. L’autrice riesce ad affascinare il lettore con le sue descrizioni talmente vivide che sembrano prendere vita dalle pagine e riesce anche a catturare l’attenzione di chi legge inserendo aneddoti e dettagli storici senza mai appesantire la trama o rendere lenta la narrazione.
Il periodo storico scelto dalla Fonzi è a dir poco interessante e mi è capitato di rado di leggere storie ambientate in questi anni dove di fatto si stavano gettando le prime basi per la nascita della nostra nazione. Leggendo questo romanzo mi è venuta davvero voglia di conoscere meglio questo periodo che ahimè forse ho non ho approfondito abbastanza nel corso dei miei studi. Un altro pregio di questo libro è senza dubbio lo stile: la penna della Fonzi è fluida, delicata e il ritmo della narrazione così pacato rendono la lettura piacevole e veloce.
Leggere queste pagine è stata un’esperienza davvero gradevole che mi ha aiutato a ritrovare un po’ di serenità in queste giornate uggiose. Nel nome del giglio è un romanzo storico interessante, costruito con intelligenza e in cui la componente introspettiva trova il giusto spazio. Avventure, amori e intrighi sono ingredienti che arricchiscono questo libro rendendolo una lettura davvero piacevole. Le pagine di questo libro inoltre trasudano di amore per l’arte, la cultura e la storia e credo che, soprattutto di questi tempi, sia doveroso ricordare ciò che c’è di bello nel nostro paese.
Complimenti a Lavinia Fonzi per questo suo romanzo. Spero di leggere presto altre sue storie.
Consiglio questo libro a chi è in cerca di un romanzo storico di alto livello.
Il romanzo è disponibile su Amazon e sul sito di Bookroad.