Blogtour: “Dall’altra parte” di Giuliana Leone – Nulla Die Edizioni- FOCUS ON: AMBIENTAZIONE

Buongiorno a tutti! Oggi partecipo al blogtour del romanzo di Giuliana Leone “Dall’altra parte” (che ho presentato qualche giorno fa in questo articolo). Il mio compito è quello di presentarvi l’ambientazione che fa da scenario a questo romanzo. Passo quindi direttamente la parola all’autrice! (vi consiglio di leggere con attenzione tutto il post perché c’è una sorpresa per tutti voi)

tourgiuliana

Il romanzo è ambientato in un campeggio estivo situato in una radura al limitare del bosco.

Nella scelta di questa ambientazione c’è il mio amore per la natura. Volevo che questa ricoprisse un ruolo di rilievo nella formazione di Emma. E infatti è così. La protagonista tra gli alberi trova spesso risposta a quelli che sono i suoi dubbi e un rifugio dai suoi problemi.

“Si solleva un vento leggero, porta con sé odore di pino. Un uccello gracchia. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dai rumori del bosco e dall’aria intrisa di resina. Il mio respiro si fa più lento. Vorrei chiudere in un barattolo un po’ di questa pace e portarla a casa con me. Sarebbe stato bello poterlo avere a disposizione, in passato, durante le liti dei miei: un’annusata e via la tristezza. Mi piacerebbe portarlo con me e tuffarci la testa le sere in cui sbatto la porta della mia stanza, dopo aver discusso con mia madre. Vorrei respirarci dentro tutte le volte che mi sento sulla punta di un precipizio, pronta a cadere giù. E vorrei averla con me, soprattutto, quando a settembre dovrò telefonare mio padre, così da tenere lontana la malinconia.”

“Qui, mimetizzata con la natura, con le mani nella terra, i miei problemi mi sembrano stupidi e distanti. Se rimanessi immobile, potrei trasformarmi in un albero come Dafne che scappa da Apollo? Chiudo gli occhi, mi lascio accarezzare dai raggi del sole sul viso e dal vento leggero e immagino che le mie gambe si trasformino in un tronco. Le dita affondate nel suolo sarebbero le radici e sì, tra i capelli potrebbero davvero crescermi le foglie, penso, mentre una spinta dal vento mi si poggia su una spalla, come a volermi dare ragione. “

 Ma la natura non è ‘curativa’ solo per lei. Si accorgerà infatti che è così anche per alcuni degli altri ragazzi, in particolare per Rica.

Il campeggio è il luogo dove ha passato tutte le estati della sua infanzia perciò, adesso che è arrivata l’ultima estate che passerà in quel posto, ritornano tutti i ricordi degli anni passati. Ogni angolo è per lei legato a un ricordo, così l’impazienza di crescere a volte lascerà il posto alla nostalgia e alla consapevolezza che crescere significa abbandonare alcune delle cose che si sono amate da bambini.

“Mentre osservo il campo da questa prospettiva, per un istante mi sembra di vederlo come lo vidi allora e ricordo con esattezza ciò che provai nel giugno dei miei nove anni.”

E ancora…

“Incise in stampatello ci sono due lettere minute, le nostre iniziali. L’ultima gambetta della “e” non è stata ricalcata abbastanza e sembrano quasi due “f”. Fu lei a scriverle quel famoso primo anno. Passo le dita sulle incisioni. Adesso l’albero ne è pieno, ma prima c’era solo la nostra.”

Ma la natura le ricorda anche qualcosa che non ha a che fare con il campeggio: le giornata passate con suo padre a fare giardinaggio o a pescare.

“Ricordo che da bambina, prima che i miei divorziassero, facevo giardinaggio con papà, a volte. Mi torna alla mente la terra nuova, soffice come le nuvole, che mi permetteva di togliere dal grande sacco di plastica e di portargli. Era diversa da questa granulosa e secca. L’odore però è identico, ricorda le nuvole e l’infanzia. E di colpo piango più forte. Non singhiozzo più solo per Gioele e per quello che mi ha fatto, piango anche per mio padre.”

Il bosco, infine, è visto quasi come se fosse la ‘realtà altra’ di quella che vive in città nei mesi invernali. Il contrasto fra la città e il campeggio, così come quello tra estate e inverno, ritorna in più occasioni.

“Io mi siedo fuori dalla stanza, la schiena appoggiata alla parete in legno. Da domani tornerò al caos del mio appartamento in città e non voglio perdermi l’ultimo contatto con la natura. A casa non riesco a fare a meno del cellulare, di internet perché è l’unico modo per essere connessa con il mondo. Ma qui, in mezzo a tutto questo, è come se non avessi bisogno di nulla per sentirmi parte di qualcosa.”


Due Curiosità sull’Ambientazione:

  1. Nella prima stesura del romanzo avevo dedicato molto più spazio alla descrizione del campeggio. È stata poi la mia editor a convincermi a tagliare tutto ciò che non era essenziale ai fini della trama. Ridiamo ancora di quella descrizione quasi al centimetro.
  2. Il lavoro di stesura del romanzo è stato preceduto da settimane di ricerche. Ho cercato informazioni sulla sopravvivenza nel bosco, sui campeggi estivi. Mi sono informata sulla pesca, sulla caccia, sui tipi di alberi e di uccelli presenti nel bosco. Ho addirittura guardato video su youtube, contattato un campeggio estivo e fatto domande a diversi boy scout.

Vinci una copia del romanzo!

  1. Segui i blog che ospitano le tappe del blogtour
  2. Commentare tutte le tappe pubblicate sui vari blog
  3. Metti mi piace alla pagina facebook dell’autrice –> Qui 
  4. Lasciare un commento con la vostra e-mail per essere contattate in caso di vincita
  5. Compilare il from qui sotto per iscriverti

N.B Il giveaway è organizzato e promosso dall’autrice che provvederà anche il vincitore. Per qualsiasi dubbio scrivete sulla sua pagina facebook.


Non perdetevi le altre tappe del blogtour

tourgiuliana1

30 pensieri su “Blogtour: “Dall’altra parte” di Giuliana Leone – Nulla Die Edizioni- FOCUS ON: AMBIENTAZIONE

  1. a me piacciono di solito le descrizioni dei luoghi..però trattandosi di un campeggio magari la bloggher aveva ragione..per il resto il fatto di staccarsi da internet e dal cellulare e godersi la campagna credo farebbe bene a tutti..
    buona lettura ragazzi

    Piace a 1 persona

  2. Ricerche su ricerche, video, studio? Questo fa dell’ autrice una persona professionale e dedita al suo lavoro e alla sua passione. Saper coinvolgere il lettore a 360 gradi non è da tutti, a volte si leggono storie le cui descrizioni annoiano o risultano superflue, mentre con Giuliana tutto sembra molto soft, molto leggero, una lettura davvero interessante.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.