Recensione: “La mia ultima notte a Sharm” di Marinella Boccadamo- Leone Editore

Buon pomeriggio! Oggi vi presento la recensione del romanzo “La mia ultima notte a Sharm” di Marinella Boccadamo (Leone editore).

boccadamoSinossi:

Roberta, milanese cinquantatreenne con un divorzio alle spalle, vive da sola e non ha obblighi verso nessuno. Dopo aver assistito al funerale della madre, in un freddo giorno d’inverno, sente che deve lasciarsi alle spalle tutto quel gelo, esterno ed interno, e partire, verso il caldo e il sole di Sharm ElSheikh. Il mare da fiaba, le nuotate, il cibo dato ai gatti del resort, e l’amicizia con una donna russa di rara bellezza, Svetlana… Viene colpita da Magdy, gentilissimo e prestante bagnino del resort, e una sera il bel giovane (anche «troppo» giovane, per lei) cerca di baciarla. Tra illusioni, disillusioni, ostacoli, brusche frenate e ripartenze a razzo, Roberta e Magdy si cercano, si fraintendono, si capiscono, si svelano, fanno l’amore… Da cliché di evasione vacanziera, per Roberta Sharm si fa – grazie a Magdy, Svetlana e tutta la varia umanità di turisti – un «luogo dell’anima e dell’avventura vitale». Ma è realtà oppure solo un miraggio, una fatamorgana, un’infatuazione estiva?


Recensione di Mara:

Di solito, in estate, amo leggere libri ambientati in luoghi esotici e “La mia ultima notte a Sharm” di Marinella Boccadamo ha rappresentato una lettura perfetta. Ringrazio la casa editrice per avermi proposto questo libro!

La protagonista di“La mia ultima notte a Sharm” è una contabile di Milano, cinquantenne, annoiata dalla routine quotidiana e dal clima umido tipico dell’autunno milanese. È una donna rassegnata a una vita monotona senza emozioni, con alle spalle un brutto divorzio che l’ha portata a pensare che il tempo per le relazioni sentimentali sia ormai concluso.

La morte della madre è la goccia che fa traboccare il vaso e Roberta decide quindi di prendersi una pausa e di trascorrere alcune settimane in un luogo caldo, da sogno, come, per esempio: Sharm ElSheikh. Lì incontra molte persone tra cui Magdy, l’aitante e giovane bagnino del Resorte Svetlana, una ragazza russa con la quale stringe una profonda amicizia.

Magdy è il classico bagnino muscoloso che fa girare la testa alle donne (e infatti ne è sempre circondato) e prova da subito una particolare simpatia per Roberta malgrado la differenza d’età. Magdy potrebbe in apparenza sembrare il macho che ogni sera esce con una ragazza diversa, ma in realtà è piuttosto impacciato e insicuro. Si vede che non ha molta esperienza con le donne. È una persona sensibile e prova per Roberta un sentimento profondo e sincero.

All’inizio Roberta  non sembrava affatto convinta di voler frequentare un ragazzo così giovane. Quasi stenta a credere che lui  sia realmente interessato a lei. Con l’aiuto di Svetlana però riesce a mettere da parte i dubbi e decide di dare una possibilità a Magdy, pensando che un’eventuale relazione cos’altro potrebbe rappresentare se non una fugace (ma appagante) avventura? Tra l’altro, il neonato  rapporto,nei primi momenti è tutto fuorché idilliaco, fatto di incomprensioni e litigi che sono all’ordine del giorno. È tutto piuttosto comprensibile perché Magdy e Roberta sono due persone molto diverse sia per età sia per mentalità, ma con il passare del tempo riescono a capirsi e il loro legame diventa sempre più importante.

“Non è solo una questione di sesso, tutt’altro: prova tenerezza per quel ragazzo,e sente il bisogno di proteggerlo, anche se ancora non sa bene perché. Sceglie il vestito blu scollato sulla schiena. Lo specchio le rimanda l’immagine di una donna che stenta a riconoscere- un tempo è stata come morta, spenta. Te lo ricordi,Roberta? Ogni giorno uguale al precedente, senza emozioni, senza vita. Ora, un colpo di spazzola, tutto cancellato. È felice. È strano. Vive in uno stato febbrile (..) Non ha la minima idea di dove questa storia la porterà sa solo che deve andare avanti, qualsiasi cosa accada. Non ha scelta: è scritto,lo sente, lo sa.”

La permanenza a Sharm lascia segni indelebili su Roberta che dopo anni di torpore e monotonia sembra quasi rinascere. Si sente talmente bene che ha quasi timore di tornare a Milano. Non sa se sarà in grado di riprendersi quella vita che ha lasciato e la sola idea di rinunciare a quel luogo incantevole e a Magdy la atterrisce..

“Sono contenta di aver vissuto, perché ora so che quando sarò vecchia avrò qualcosa da ricordare e la mia esistenza, forse, sarà meno triste. Pensavo che la mia vita sentimentale fosse finita, invece a un tratto tutto è cambiato. Non mi faccio illusioni. Un giorno, spero il più tardi possibile, si accorgerà che ho ventitré anni più di lui e dovremo dirci addio. Tra meno di un’ora lascerò questo posto che amo tanto. Mi mancherà: il sole, la luce, il deserto e il caffè di fronte al mare. E Magdy. Chissà quando lo rivedrò. Se fossi una scrittrice vorrei scrivere un racconto e intitolarlo My last night in Sharm. E fermare il tempo, restare per sempre a queste due settimane. Alla mia età valgono una vita intera.”

Nella vicenda troviamomoltissimi personaggi secondari che compaiono in maniera fugace, come le comparse di un film, che servono principalmente a colorare i contorni della scena, ma che non hanno un’importanza vincolante ai fini della storia. I loro dialoghi, spesso in dialetto, li ho trovati particolarmente esilaranti e contribuiscono a rendere la lettura più piacevole e divertente.

Gli unici personaggi secondari che hanno un ruolo importante sono Svetlana e Andrej (il vicino di camera russo di Roberta in crisi con la sua compagna). Svetlana è una ragazza russa affascinante e dal carattere intraprendente e che in pochi giorni riesce a diventare l’amica stretta di Roberta.

La trama è piuttosto lineare anche grazie a dei brevi paragrafi e a uno stile di scrittura fluido. Si  legge in poche ore. A mio avviso si avverte l’influenza della formazione teatrale della Boccadamo nello stile e nei dialoghi.

Trovo sia stata una lettura gradevole e particolarmente adatta in questo periodo in cui personalmente sono alla ricerca di romanzi che mi permettano di evadere dai problemi quotidiani. La lovestory tra Magdy e Roberta non è mielosa. Purtroppo però non sono riuscita a emozionarmi fino in fondo e ho faticato a provare empatia per questi personaggi.

“La mia ultima notte a Sharm” è un romanzo divertente e in apparenza leggero, che regala al lettore qualche ora di evasione, e un viaggio virtuale nella bellissima SharmElSheikh.

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Biografia:

Marinella Boccadamo, milanese, ha intrapreso dal 2005 un percorso di formazione come attrice al Faro teatrale di Milano. Ha recitato in varie rappresentazioni teatrali, tra cui: La casa di Bernarda Alba di Lorca; Il sorriso di Daphne di Franceschi; Il bisogno di agire, tratto da Lista d’attesa di Tabio; Zona Rossa 2001 tratto da Genova 01 di Paravidino, Molto rumore per nulla di Shakespeare. Dal 2011 frequenta il laboratorio di scrittura creativa di Enrico Ernst, e qui è nato il germe per La mia ultima notte a Sharm, il suo primo romanzo.

Potete acquistare il romanzo su Amazon o sullo store della casa editrice.

2 pensieri su “Recensione: “La mia ultima notte a Sharm” di Marinella Boccadamo- Leone Editore

  1. Sai che mi hai incuriosita? 😀 Nonostante non ti abbia presa come lettura… Sono intrigata dalla protagonista e dalla sua relazione con un uomo molto più giovane di lei… Nei romance, solitamente è il contrario XD Quindi, potrebbe rivelarsi una piacevole diversità da non sottovalutare 😉 ❤

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