Ci provo con… Recensione: “Un letto per due” di Beth O’Leary – Mondadori editore

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Buongiorno!Oggi partecipo alla rubrica Ci provo con… ideata da Chiara (La lettrice sulle nuvole). Lo scopo di questa rubrica è di recensire ogni mese un romanzo di un autore nuovo, un ottimo metodo per conoscere nuovi autori! Questo mese ho deciso di provarci con Beth O’Leary e di leggere Un letto per due.

olearySinossi

Dopo il naufragio della sua storia d’amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare una nuova sistemazione. E alla svelta. Peccato che il suo stipendio da junior editor sia poco compatibile con gli affitti stellari di Londra. Ma Tiffy non si dà per vinta e, spulciando le inserzioni, decide di rispondere a un annuncio singolare: dividere appartamento, camera, e soprattutto l’unico letto della casa, con Leon, un infermiere che fa i turni di notte. Una convivenza ideale: Leon occupa la casa di giorno, mentre Tiffy rientra la sera ed esce prima che lui torni. Unico scambio: un via vai di messaggi sul frigo. All’inizio formali, poi ironici, infine affettuosi… Due perfetti sconosciuti e una amicizia affidata a bigliettini di carta.

Ma quanto passerà prima che a Tiffy e Leon non venga la curiosità di vedersi?

Un letto per due è la commedia dell’anno. Brillante e divertente, con un tocco magico di romanticismo e tenerezza.


Recensione di Mara

Resistere al caldo di questi ultimi giorni di attesa prima delle tanto sospirate vacanze sta diventando davvero un’impresa difficile. L’afa è davvero soffocante e la colonnina di mercurio ha raggiunto dei livelli decisamente allarmanti. Mettere il naso fuori dalla porta di casa in queste giornate è quasi pericoloso perché si rischia di rimanere abbrustoliti o divorati vivi dalle zanzare e, quindi, per ingannare il tempo non rimane altro che divorare qualche bel romanzo.

Così, con il condizionatore accesso alla massima potenza e una bibita fresca in mano, mi sono immersa tra le pagine di Un letto per due, una simpatica commedia dal sapore british che mi ha ricordato un po’ alcuni film divertenti di Hugh Grant. Per combattere la noia e il caldo era proprio quello che ci voleva!

Londra è una città dal fascino senza tempo e di certo offre molte più opportunità di tante altre capitali europee ma è anche carissima. Tiffy lavora come editor junior in una casa editrice che pubblica libri di nicchia e non ha certo uno stipendio stellare! Gli affitti hanno dei costi esorbitanti e sono decisamente fuori dalla sua portata e, così, in seguito a una lunga serie di eventi si ritrova costretta a condividere l’appartamento con un perfetto sconosciuto.

Ho provato per lei una simpatia istantanea. Tiffy è una ragazza solare, estroversa ed è sempre pronta a regalare un sorriso a chi la circonda. A volte è un po’ ingenua e non riesce a vedere i difetti e i comportamenti scorretti delle persone che la circondano. Anche se è fragile e insicura quando vuole, però, sa prendere decisioni con fermezza.

«Non si tratta solo di condividere un appartamento, Tiff, ma di condividere un letto. Condividere un letto è davvero strano» dice Mo preoccupato. «E se L. Twomey fosse un uomo?» chiede Gerty. Questa me la sono preparata. «Non importa» dico con nonchalance. «Non saremo mai a letto nello stesso momento, e nemmeno nell’appartamento, se è per questo.»

La convivenza con “l’estraneo” è piuttosto bizzarra. I due, infatti, anche se condividono ogni singolo spazio della casa, compreso il letto, hanno degli orari di lavoro talmente diversi che non si incrociano nell’appartamento nemmeno per sbaglio. Non si sono mai visti e nemmeno parlati dal vivo. Il loro unico modo di comunicare è tramite dei bigliettini che appiccicano sopra il frigorifero.

Leon è un infermiere che lavora di notte in una clinica per le cure palliative, un lavoro che richiede oltre alla preparazione tecnica anche molto tatto e sensibilità. È un ragazzo dalla personalità complessa e che, per questo motivo, l’ho trovato molto interessante. Anche se è indubbiamente il fascino non gli manca non è il classico bad boy di successo, circondato da un nutrito gruppo di donne svenevoli, ma è una persona dalla sensibilità profonda e che ha sempre vissuto seguendo dei sani principi. A differenza di Tiffy che è sempre esuberante e chiacchierona, lui è schivo, introverso e molto taciturno. Non parla mai a nessuno dei suoi problemi e cerca di non esternare mai quello che prova.

La corrispondenza con Tiffy, iniziata quasi per caso e per motivi futili, diventa ogni giorno sempre più personale e più importante e forse, a poco a poco, Leon impara un po’ ad aprirsi. La curiosità e la voglia di conoscersi anche dal vivo è una tentazione sempre più irresistibile ma allo stesso tempo i due hanno anche il timore di rovinare questa loro strana amicizia. Che cosa accadrà quando, all’improvviso, i due si incontreranno dal vivo?

Mentre strappo i foglietti attaccati a sportelli, tavoli, pareti e (in un caso) al coperchio della spazzatura, mi trovo a sorridere. È stato un modo bizzarro di fare amicizia con Leon, scrivere tutti questi messaggi negli ultimi mesi, e in qualche modo è successo senza che me ne accorgessi: un minuto prima stavo scrivendo un veloce appunto sugli avanzi, un minuto dopo ero immersa in una corrispondenza a trecentosessanta gradi.

Un letto per due è una commedia frizzante e originale che mi ha fatto dimenticare per alcune ore la pesantezza di queste giornate. La storia di Tiffy e di Leon è dolce, romantica e ha catturato completamente la mia attenzione. L’epilogo, poi, è semplicemente stupendo ed è quello che ogni amante del romance vorrebbe leggere sempre al termine di ogni storia.

Un letto per due è un romanzo che di certo regala molte risate e a prima vista potrebbe sembrare una lettura frivola e leggera ma l’autrice riesce a inserire e a parlare con delicatezza di argomenti tristemente attuali e importanti come gli errori nel sistema giudiziario e i Social con le loro insidie. È un libro con una forte componente introspettiva e che mi ha fatto riflettere molto sulla violenza psicologica causata da alcuni comportamenti che sono innocui solo in apparenza.

Per fortuna la protagonista del romanzo non è mai sola e ogni difficoltà la affronta con l’aiuto dei suoi cari amici. Anche se non mancano le incomprensioni e i momenti di tensione loro sono sempre presenti per aiutarla e per offrire il loro supporto. La O’Leary esalta in tutti i modi possibili il valore dell’amicizia. Oltre ai due protagonisti del romanzo conosciamo nella storia anche gli amici più stretti Tiffy. L’autrice riesce a delineare con cura le loro personalità presentandoceli con i loro pregi e i loro difetti. La mia preferita è di certo Gerty, una giovane e agguerrita avvocatessa che ha dei modi un po’ bruschi ma che è la classica persona su cui contare nel momento del bisogno.

Passo le dita sui bigliettini che si sono accumulati. C’è così tanto qui. Battute, segreti, racconti, il lento aprirsi di due persone le cui vite stanno cambiando in parallelo, o, non saprei, in sincrono. Momenti diversi, stesso posto.

L’autrice sceglie di narrare la storia alternando i Pov, cosa che ho apprezzato perché mi ha permesso di comprendere meglio la vicenda e ha uno stile di scrittura innovativo, moderno e originale. Con il suo linguaggio diretto e ironico è riuscita a incuriosirmi e a tenermi incollata alle pagine.

È stata un’esperienza di lettura decisamente gradevole. La O’Leary mi ha regalato le ore di evasione che tanto cercavo e in alcuni momenti è riuscita persino a commuovermi. Consiglio Un letto per due alle amanti dei romance e a chi è in cerca di una storia divertente e originale.

Il romanzo è disponibile su Amazon

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14 pensieri su “Ci provo con… Recensione: “Un letto per due” di Beth O’Leary – Mondadori editore

  1. Bella recensione.
    Anche io lo segno tra i libri da leggere perché dalla tua recensione ho capito che oltre ad essere una lettura estiva è anche originale e non cade nei soliti cliché.

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    • Sì è un po’ diversa dalle solite storie. cioè l’elemento romance è sempre presente ma ci sono tematiche di fondo importanti e di cui forse si parla ancora troppo poco. Il tutto poi è gestito con una certa delicatezza rimanendo quindi una lettura godibile e non pesante

      "Mi piace"

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